Urbs Salvia: un contesto ceramico dalla fronte del Tempio della dea Salus tra la fine della Repubblica e l’età tiberiana

Authors

  • Giovanna M. Fabrini
  • Marzia Giuliodori
  • Valeria Tubaldi

Abstract

Una nuova luce sul problema storico delle origini della colonia Pollentia Urbs Salvia hanno gettato di recente gli studi epigrafici condotti sul testo della redazione municipale dei Fasti consolari che rilevando nelle liste l’esistenza, accanto ai nomi dei consoli, di quello dei magistrati locali (praetores) – almeno a partire dal 104 a.C. – hanno consentito di ricondurre con certezza la fondazione della città ad un momento ricompreso nell’arco della seconda metà del II sec. (158–104 a.C.) e di inquadrarla nell’ottica della politica coloniaria graccana, aprendo la strada peraltro a nuove interessanti interpretazioni in ordine alla portata storica del fenomeno che dovette interessare, nell’ambito del Piceno settentrionale, anche l’area ricompresa tra le vallate finitime del Fiastra e del Chienti.

Published

01/01/2016

How to Cite

M. Fabrini, G., Giuliodori, M., & Tubaldi, V. (2017). Urbs Salvia: un contesto ceramico dalla fronte del Tempio della dea Salus tra la fine della Repubblica e l’età tiberiana . Rei Cretariae Romanae Fautorum Acta, 44, 145–153. Retrieved from https://archaeopresspublishing.com/ojs/index.php/RCRF/article/view/2025