Ceramiche dal mondo dei morti
Produzione, circolazione e uso del vasellame funerario tra IV e III secolo a.C.: il caso delle necropoli del suburbio sud-ovest di Roma
Abstract
Il materiale che costituisce l’argomento di questo contributo appartiene ad alcuni contesti funerari messi in luce dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma nel settore sud-occidentale del suburbio, ricadente nel XII municipio ovest. Si tratta del vasellame recuperato nello scavo di alcune isolate sepolture a camera, individuate presso il VI miglio dell’antica via Laurentina nel tratto in cui il percorso della via di Decima incontra la strada consolare, e di un consistente nucleo di tombe organizzato e concentrato all’interno di un’area delimitata, in località detta il «Castellaccio» presso il V miglio della stessa antica viabilità, nella fascia adiacente il suo lato orientale, immediatamente a sud dell’incrocio con il diverticolo che da questa si diparte verso est. Tali aree hanno restituito livelli di uso e fruizione piuttosto articolati, cronologicamente inquadrabili tra la media età repubblicana e la media età imperiale: un primo periodo, datato tra la seconda metà del IV e il terzo quarto del III secolo, un secondo periodo tra la fine del I secolo e la metà del I d.C. e infine un terzo periodo tra la fine del I e il terzo quarto del II secolo d.C. Sebbene queste aree abbiano una continuità di vita e fruizione piuttosto estesa nel tempo, in questo lavoro si analizzano le attestazioni riguardanti la prima epoca di occupazione, che per ricchezza dei materiali e abbondanza della documentazione hanno contribuito a definire i livelli di utilizzo di un territorio i cui insediamenti risalgono fin da età protostorica.