«Ceramica centuripina» e terracotte teatrali
Per le credenze sull’aldilà nella Sicilia romana
Abstract
Nella letteratura archeologica «ceramica centuripina» indica un prodotto dell’artigianato artistico databile tra III e II secolo a.C.: vasi caratterizzati dalla decorazione a rilievo e dalla decorazione figurata a colori, con tecnica pittorica. Si tratta di oggetti prodotti per essere usati nei riti funerari e per essere poi deposti in tomba; forme e decorazione hanno un significato simbolico. La possibilità di rinviare a bibliografia recente consente di presentare in poche parole questa classe di ceramica e i problemi relativi; sull’argomento conto comunque di tornare in maniera più articolata. I soggetti della decorazione pittorica appartengono regolarmente al mondo del gineceo; si tratta di vari momenti della cerimonia nuziale. Le figure maschili non rappresentano il ruolo di figura principale; con l’eccezione dei casi in cui è riconoscibile la figura di Dioniso. Su un gruppo di vasi si sono indicate scene della commedia nuova.