I bicchieri a bulbo dal territorio Italiano: contributo per la definizione di una koiné produttiva
Abstract
Il bicchiere a bulbo (Ricci 1985 forma 1/186) presenta alto orlo conico dalle pareti diritte o leggermente convesse, basso corpo più o meno arrotondato, base piatta o leggermente concava. malgrado i diversi tentativi di assimilarlo a produzioni centro-italiche o iberiche più antiche, sembrerebbe trattarsi di un bicchiere ideato e prodotto nella Pianura Padana, dove è principalmente e quasi esclusivamente attestato. Un esemplare è presente anche a Riddes, nel Canton Vallese (Svizzera), ma appare essere completamente isolato, mentre le attestazioni più orientali sono quelle di adria. Un esemplare, apparentemente localizzato sul magdalensberg, si è dimostrato non appartenere al gruppo dei bicchieri a bulbo. Verso nord, il limite delle attestazioni è determinato dagli esemplari rinvenuti nelle necropoli di Locarno-Solduno e Giubiasco (Canton ticino, Svizzera). Proprio a Giubiasco appare significativa la presenza delle forme di pareti sottili più antiche attestate nel territorio, databili entro la fine del i sec. a.C., fra cui c’è anche il bicchiere a bulbo, presente con 13 esemplari. Successivamente, nel corso del i sec. d.C., come ben attestato nelle necropoli del comprensorio del Verbano dove rappresentano le forme predominanti, coppette e ollette prendono il posto dei bicchieri.